Nato nel 1980 inizia a effettuare i primi esperimenti compositivi nel 2000. Cosa caratterizza la sua musica? Probabilmente una complessa innocenza. Se gli studi in ingegneria elettronica hanno contribuito al suo avvicinamento verso il suono algoritmico, allo stesso tempo hanno generato il suo dualismo estetico. Il dubbio nei confronti della tecnologia , il desiderio di riportare l'arte a un fenomeno incondizionato nuovamente proprietario delle mani dell'uomo e le necessità di sviluppo contribuiscono a una creazione rigorosa, ma desiderosa di spingersi verso una sensazione di naturalezza certa. Come per alcuni scrittori dell'inizio del ventesimo secolo per i quali la sintassi doveva essere liberata da ogni costrizione per esprimere i pensieri ed i movimenti dell'anima, anche nelle sue composizioni musicali l'ordine esatto perde la sua connotazione trasformandosi in confessione disattenta. Se in Vetri di carta emergono l'immateriale e il rarefatto, gli ultimi lavori convergono maggiormente alla realtà, l'analisi delle situazioni, i luoghi, le immagini, i colori sono fotografati musicalmente e riportati nella sfera della sensazione interiore, analizzati da un punto di vista prettamente soggettivo, e rimangono astratti fino al momento in cui non si scorge la punteggiatura musicale.

"Adoro immaginare che la mia musica venga sentita e non ascoltata".

Discografia:
Nuvole
Fluctuazione
Vetri di carta

Readlist:
Fernando Pessoa: Livro do desassossego por bernardo soares
Bernard Moitessier: la longue route. seul entre mers et ciel
Cormac McCarthy: All the pretty horses
Richard Bach: Running from Safety
Bernard Ollivier: La longue marche
Luis Sepulveda: La frontera extraviada
Emilio Rigatti: La strada per Instanbul
Bill Bryson: Down Under
Santiago Gamboa: Octubre en Pekin
Antonie de Saint-Exupery: Le petit prince

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