Raffaele Serra, nato a Verona nel 1948, è uno dei pionieri della musica elettronica italiana; di essa ha seguito, da protagonista, quasi tutto il percorso e la crescita, dalla nascita fino ai nostri giorni. Alla fine degli anni sessanta iniziò, infatti, le prime sperimentazioni all'interno del gruppo Moralità, Trance e Saggezza. Al decennio successivo risalgono le collaborazioni con alcuni gruppi di teatro sperimentale, in qualità di tecnico delle luci e del suono, e il trasferimento ad Amsterdam dove cooperò con il centro Het Heinde Van De Wereld (diretto dall'antropologo Fred Gales e dallo studioso Walter Maioli). All'interno del centro si occupò anche dell'etichetta Sound Reporters la quale, attraverso musicassette e progetti multimediali, era impegnata nella difesa e nella conoscenza delle culture arcaiche e, ancor più concretamente, aiutava le organizzazioni attive nella difesa dei popoli indigeni. Agli anni settanta risale anche la sua collaborazione con altri sperimentatori elettronici europei, fra i quali ricordiamo Christina Kubisch. A cavallo fra gli anni ottanta e i novanta iniziò a occuparsi di musicoterapia e pubblicò i primi album a suo nome; sempre nello stesso periodo lavorò ancora a progetti multimediali collaborando con la danzatrice coreografa Claire Ann Matz e con il pittore scultore Nes Lerpa. Negli anni novanta ha indirizzato la sua ricerca verso soluzioni trance ambient e in tale contesto ha collaborato con Alio Die nel progetto Five Thousand Spirits. Negli ultimi anni del secolo, che lo hanno visto allargare il proprio bagaglio sonoro attraverso l'utilizzo dei field recording, si è impegnato per dare avvio al progetto Cinema For The Ears: una serie di paesaggi sonori solo in parte ascoltabili in dischi come Our Lady Of The Sphere e Music For An Unborn Baby. L'inizio del nuovo millennio ha infine portato all'importante collaborazione con Andrea Marutti che si è concretizzata nel cd a quattro mani Frontiere, nel progetto Synthagma e nell'uscita di alcuni suoi dischi per la Afe Records. Frontiere raccoglie il ritaglio audio della performance multimediale omonima, tenutasi, in interazione con il videomaker Atto, a Milano nel settembre 2000. Sia a proposito di questi due progetti che per quanto riguarda il connubio con la Afe Records c'è solo un termine in grado di spiegarli: feeling. Difficile dare un giudizio estetico su un musicista attivo da così tanto tempo e che ha operato in così diversi settori; in ogni caso quello che emerge dall'ascolto di alcune sue opere è un profondo lirismo, una elevata sensibilità, una spontanea capacità nel fare propri i linguaggi che utilizza e un'attenzione particolare nei confronti della melodia e di quelli che sono i mood popolari. Questo, indipendentemente dai mezzi usati (elettronici, field recording o strumenti tradizionali) e dai generi proposti (ambient, acusmatica, trance, ecc.). Infine ci preme sottolineare il rigore morale della persona che davvero non è poco.

"Le tecniche musicali ripetitive compromettono l'attività razionale, trasportano l'ascoltatore in una dimensione dove lo spazio e il tempo perdono qualsiasi significato, un sempre presente atemporale.''

Discografia:
Il Giardino del Tempo
Kodak Ghost Poems
Ritual in Transfigured Time
Music for the Heart and The Memory
Heaven and Earth Magic Feature
Ishtar
Our Lady of the Sphere
Memories of an Unborn Baby
Disappearing Music
Theta Experience
Journey Around a Zero
Holographic Soundscapes
Molecular Memory
Hypnagogic Algorithms
Digital Avatar
Europe Endless
Le spectre de la rose
The third mind
con Andrea Marutti:
Atto: Frontiere

Playlist:
La Monte Young: Dream House 78'17''
Popol Vuh: In Den Garten Pharaos
Kraftwerk: Radioactivity
SPK: Leichenschrei e Zamia Lehmanni
Uzect Plaush: More Beautiful Human Life
Olivier Messiaen: Catalogue D'Oiseaux
Iannis Xenakis: Electroacoustic Music
Luciano Berio: Passaggio - Visage
The Radha Krishna Temple - London
Pink Floyd: The Piper at the Gates of Dawn

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