Bruno Zamborlin forma il suo background informatico tra l'Università di Padova e l'Advance Institute of Computer Science di Leiden (Olanda). Durante questo periodo, affascinato da quanto proposto dallo Steim (Center for Research & Development of Instruments & Tools for Performers in the Electronic Performance Arts) di Amsterdam, inizia a lavorare a diversi progetti e prepara installazioni di sound-art. Successivamente, procedendo il suo percorso accademico all'Università di Bologna, entra in contatto con il direttore di Angelica Massimo Simonini. Questo incontro si tramuta ben presto in una fruttuosa collaborazione che include la richiesta per la realizzazione di un theremin che è stato utilizzato in diverse performance italiane (tra le quali il duo con Gianni Gebbia) ed internazionali (come l'High Zero Festival di Baltimora). L'anno dopo incide un disco con i To The Ansaphone e lavora ad un progetto sperimentale con Andrea Belfi. Nel luglio 2007 realizza l'installazione interattiva Microlife per il Venice Airport Festival di Venezia. Lo stesso anno mette a punto un software per i live-set di Alan Abrahams (Portable/Bodycode), ancora oggi utilizzato in tutte le performance. Da tre anni collabora con il centro di ricerca e produzione musicale Tempo Reale di Firenze, fondato da Luciano Berio, insieme a Michele Tadini. Inoltre, dall' Aprile 2008 lavora come ricercatore e sviluppatore al centro IRCAM - Centre Pompidou di Parigi come membro dell'equipe di Real-Time Interaction al progetto Gesture Follower (riconoscimento di suoni e gesti in tempo reale), utilizzata in diverse performance parigine. Nel 2008 realizza l'installazione interattiva Undirected Frequencies, presentata al Museo di Arte Moderna di Bologna (MAMbo).
Playlist:
Silver Apples: Oscillations / Misty Mountain
Don Cherry & Latif Khan: Untitled / Inspiration from home
Matmos: A Change to Cut Is a Chance to Cure