(etre) è il progetto freefolkglitch di Salvatore Borrelli. Dopo una prima fase sperimentale trascorsa tra improvvisazione radicale, field recording e installazioni sonore, (etre) produce: Le Desastre. L'Humanité! (Monochrome Block Circuits), a metà strada tra free-glitch e scorie proto/industrial: "l'interesse che animava l'opera era moltelpice, da una parte eliminare il climax e di conseguenza cortocircuitare le teorie legate al farsi della musica, dall'altra abolire lo spazio d'ascolto ottenuto introducendo una notevole quantità di eventi nel suono non immediatamente distinguibili a un primo ascolto. Incrinando così i processi d'affezione e spezzando il rapporto che si determina tra ripetizione e ricordo''. Sempre nel 2003 (etre) è tra i membri fondatori di iXem. Maternage, part-object, contingency, casuality, horrible memories, negation... & blind su Ctrl+Alt+Canc sviluppa il tema della molteplicità su refusi e partiture aleatorie e si nutre di una malata miscela elettroacustica tra fingerpincking e l'astazione digitaloide. ...(Reverse) inferno s'innesta sul tema del wall-recording, uno speciale uso della microfonia tendente ad auscultare il suono filtrato attraverso le pareti domestiche: "(Reverse) è il tentativo di organizzare un suono che desse adito al distacco e che reificasse su falsa linea biologica la separazione che le cose prendono rispetto ai loro fili: porre i microfoni a distanza dall'evento reale significa centrifugare il luogo dell'azione e squadernarlo già a priori nel suo congedo. La microfonia a volte e' l'evoluzione della presenza: partorire registrazioni sbagliate è un modo per disfarsi del luogo e del presente". Nel 2005 esce anche L'apres, l'(A)-dieu (40 mt under), mini cd-r autoprodotto a quattro mani con Fabio Orsi, registrato 40 metri sottoterra. "L'intenzione che avevamo era quella d'individuare un non-luogo, in questo caso Napoli sotterranea, meta di turismo rocceo ed esoterismo da bancarella, e trovare un luogo che fosse contemporaneamente sospeso tra il caos (ciò che si sentiva provenire dalla strada sopra di noi) e ciò che di questo caos le pareti riuscivano ad armonizzare attraverso la loro cassa sonora che conteneva nel suo grembo già tutti quanti dentro come una tomba a venire. Il titolo si rifà all'addio di Levinas che è insieme un'esortazione al diniego e un'invocazione alla trascendenza". Nel 2006 esce finalmente il primo lavoro ufficiale A post-fordist parade in the strike of event sulla francese Baskaru, opera in cui convivono strumenti tradizionali (cetra, banjo), cut&past e randomizzazioni da patchwork. La particolarità di A post-fordist... "consiste nel mantenere una tensione inquietante tra caos, dramma quotidiano e memorie più o meno private. È un'opera, che come le precedenti, s'ispira traccia per traccia a qualche artista, scrittore o regista, ma nell'insieme il suo tema è lo sciopero degli eventi e l'esibizionismo brutale del tutto-è-possibile. A post-fordist segue anche il tentativo di essere lontano alle logiche hi-tech dell'elettronica tout-court mantenendo con i suoni che incontra un rapporto a metà strada tra follia, inquietudine e nostalgia". Salvatore Borrelli dal vivo si avvale di complessi sistemi di manipolazione sonora in real-time utilizzando robots, vinili incendiati, lastre risonanti di vetro ed argento, pezzi di ghiaccio e microfoni fin sotto le poltrone degli spettatori e sub-woofer utilizzati per dislocare lo spazio fruitivi. Tra il 2003/2006 suona in numerosi festival di musica elettronica tra i quali: Superfici Sonore a Firenze, Italian Live Media a cura di Xing, Dislab/Dissonanze a Roma, Inteferenze (con Elio Martusciello), Piombino_Experimenta 2 (con Fabio Orsi) etc. Si occupa di filosofia e critica musicale e scrive su Cyberzone e Sands-Zine e Decibel. Attualmente ha introdotto strumenti in disuso o di estrazione etnica come dulcimer, kalimba, esraj, banjo, xilofono, fisarmonica, shruti box, strumenti giocattolo, per una serie di collaborazioni con altri musicisti, sotto il nome (etre) & his friends, con l'intenzione di organizzare un nuovo impasto sonoro tra elettroacustica, free-folk delle origini, noise e canzone d'autore.

Discografia:
Le Dèsastre. L'Humanité!
Maternage, part-object, contingency, casuality, horrible memories, negation...& blind!
...(Reverse) inFerno.
L'Apres, l'(A)-dieu'' con Fabio Orsi
A post-fordist parade in the strike of events
Voices stomp flames for requiem times
Circles Broke Human Attitude To Stand On Two Legs
I can't take my head to see HIGHER because the sky is landing over my neck
Wondrous Horse - Cavallo meraviglioso
Noi lavoriamo nelle tenebre
come Harps of Fuchsia Kalmia
Burning with your old joy in the terminal sun
The angular acceleration of light in the unsound mind of my uncle dead in Michigan
con Delphine Dora:
Devenir-Animal
Pantomima Terrestre

con Fabio Orsi, Gianluca Becuzzi:
So Far

Playlist:
Loren Mazzacane Connors & Suzanne Langille: The enchanted forest
Luciano Cilio: Dell'universo assente
Lionel Marchetti: Knud (Un nom de Serpent)
John Fahey: Womblife
Incredible string band: The handman's beautiful daughter
Current '93: Black ships ate the sky
Sun city girls: Carnival folklore resurrection series
Sublime frequencies
all series
Coil: Music to play in the dark 1 & 2
Linda Perhacs: Parallelograms
Robbie Basho: Guitar Soli
Diana Rogerson: The Lights Are On But Nobody's Home

www.myspace.com/etrefreeglitch - www.myspace.com/harpsofuchsiakalmia - www.myspace.com/wondroushorse