Elio Martusciello è il classico musicista che ha raccolto poco rispetto a quello che ha seminato: vuoi per la tendenza a precorrere i tempi e vuoi per un esagerato senso critico nei confronti della propria produzione. Non è un eufemismo affermare che viene da lontano e il suo background va ricercato negli albori dello space rock inglese, in zona Pink Floyd e in quel magma ebollente che fu il rock cosmico tedesco. Partendo da quelle basi si è poi avvicinato sia alla tradizione 'colta' - almeno a livello conoscitivo - che all'industrial e alle altre estetiche tipiche della ricerca elettronica. Fra la spazialità evocativa, e floydiana, di una delle sue prime creazioni (Betelgeuse, 1978) e l'asciutta indagine tinta di disincanto che caratterizza le nuove tracce firmate Aesthetics Of The Machine (per il momento non pubblicate) è racchiuso tutto il mondo, l'immaginario e l'evoluzione della musica elettronica degli ultimi trent'anni. Tali parentesi racchiudono anche tutte le esperienze di Elio: dal duo Martusciello (con il cugino Maurizio), agli Ossatura (gli stessi più Fabrizio Spera e Luca Venitucci), a Schismophonia (con Mike Cooper); esperienze che hanno concretamente contribuito ad abbattere vecchi confini e a delineare nuove frontiere. Vecchie catalogazioni come 'musica concreta', 'musica elettroacustica', 'ambient', 'noise', 'industrial', 'musica elettronica' e 'musica improvvisata' perdono irrimediabilmente significato e i relativi generi musicali si miscelano dando vita a 'nuove forme' per definire le quali suggerisce l'utilizzo del termine elettro-elettronica. Questo fenomeno, come quello di una scrittura che ha ormai definitivamente sostituito i supporti riproduttivi del suono ai vecchi spartiti, trova nel musicista napoletano anche un valido indagatore teorico e un notevole saggista. La sua ultima fatica in questo senso ''Estetica della macchina - dispositivi techno-estetici disseminati nel territorio della contemporaneita" è stata pubblicata dalla rivista semestrale Konsequenz, ne consigliamo la lettura a tutti coloro che vanno scorrendo queste nostre righe. Verso è stata la prima opera degli Ossatura dopo l'abbandono di Maurizio Martusciello.

''Troppi dischi, come per i troppi libri, mi fanno venire in mente le parole di Nietzsche quando osservava che sono appunto troppi i libri (naturalmente penso ai dischi) che fanno sentire quanta poca aria girava nella stanza in cui sono stati scritti, mentre il sole era fuori''.

Discografia:
come Ossatura:
Dentro
Linguafonie 3
Sotto il sole di Roma
Verso
Audiology II
Art Bears revisited
come Taxonomy:
A Global Taxonomycal Machine
10 Taxonomical Movements
come Schismophonia:
Radio Lines
Sotto il sole di Roma

come Martusciello duo:
Meta-Harmonies
The Answering Machine Solution
come Trio di Napoli:
Concerto da camera per saxofoni, chitarra, percussioni e dispositivi elettroacustici
come Geme Quartet:
Euro Jazz

Playlist:
Michel Chion: Credo Mambo
The Hafler Trio: Mastery Of Money
Eliane Radigue: Biogenesis
Bosetti, Ielasi, Rinaldi: Oreledigneur
Denis Smalley: Nava
Syd Barrett: The Madcap Laughs
Kevin Drumm: Kevin Drumm
Duimelinks, Meelkop, Wehowsky: Verklarte Tage
Giacinto Scelsi: Uaxuctum
Zia Mohiuddin Dagar: Raga Yaman

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